Roma, 2002. Nella basilica di San Pietro un distinto signore dai capelli bianchi s'inginocchia a chiedere un impossibile perdono: «Padre, sto per uccidere un uomo» rivela al confessore. Poi si dilegua nella folla. Contemporaneamente, in un convegno di archeologi, la giovane Clara Tannenberg stupisce una scettica platea con una rivelazione sensazionale: sostiene di possedere, lasciatele dal nonno, due delle tavolette d'argilla su cui Abramo incise la Genesi. Le altre otto sono sepolte nei pressi di Baghdad, e Clara parte per l'Iraq, determinata a recuperarle, prima che Bush attacchi il paese. Non sospetta di avere involontariamente risvegliato un orrore che affonda nel passato e che rischia di trascinarla in un vortice di violenza. Qualcuno, infatti, ha giurato di eliminare il vecchio Tannenberg e i suoi familiari per vendicare un'atroce colpa commessa molti anni prima. Tra sospetti, inganni e tradimenti, la spedizione in Iraq procede fino all'imprevedibile, tragico finale, mentre i primi bombardamenti si abbattono sull'antica capitale della Mesopotamia.