Un'illustrazione, poi un racconto che da essa prende liberamente l'abbrivio. Un duetto che rimanda alla nostra tradizione, sulla scia di Rodari e Munari. È così che dall'incontro di due personalità eccezionali nasce un libro unico, che affianca a trentasei racconti di Erri De Luca altrettanti disegni (in bianco e nero e a colori) dell'artista Alessandro Mendini. "Quello che scrivo," dice De Luca, "dipende dal riflesso di uno che è preso alla sprovvista." E a stupire, a spiazzare sono quei disegni che fanno spalancare gli occhi come uno strappo nel cielo, fanno sentire nudi come quei due nel primo giardino, dopo l'assaggio scippato dall'albero della conoscenza, perché "la suggestione è una manifestazione della verità". Erri De Luca e Alessandro Mendini iniziano quasi per gioco ispirandosi ai disegni di un bambino caro a entrambi e poi via via stabiliscono fra loro un dialogo di forme e parole serrato e ricco di senso, tracciano sulla pagina le proprie paure e tutto un vivace campionario di "mostruosità terrestri". Un libro che scandaglia, attraverso percorsi tutt'altro che logici e prevedibili, il nostro più profondo sentire: facendoci avvertire il fiato dei mostri dietro le nostre spalle e al contempo consegnandoci le chiavi del serraglio dentro cui tenerli a bada.